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… … … Correva l’anno 1974

e un ragazzone di Colonnella – splendida frazione di Martinsicuro – correva anch’egli con un Peugeot 103 su e giu (è proprio il caso di dirlo) tra i due paesi; divideva (si fa per dire) il suo mezzo con il papa’; questo per un po di anni.
Poi Gianni divenne grande e anche validissimo motociclista e turista di largo raggio percorrrendo tutta l’Europa da Nord a sud, poi anche l’Africa.
Tutto bello, anzi bellissimo; ma…c’è un ma; non aveva mai dimenticato il suo primo “ciclomotore”. Gia’ perche’ di ciclomotore si trattava; a quei tempi nemmeno li chiamavano “cinquantini”. Eh no, era, ed è, con orgoglio, un ciclomotore.
Questo ciclomotore lui lo conservava anche se non lo adoperava piu’; il Peugeot se ne stava sotto una coperta in un angoletto della rimessa; ma un bel giorno dell’anno 2014, parcheggiando la sua bella e fiammante BMW, gli vien voglia di sollevare la coperta che proteggeva il suo amato ciclomotore, testimone di tanti pensieri giovanili; quanti ricordi!
Rivede ancora il suo papa’ andare e tornare dal lavoro; lo rivede ancora vittorioso tra una allegra sfida tra ciclomotori durante una gara tra gli amici del paese; con quel ciclomotore quante volte mentre tornava a casa aveva osservato le stelle, pensava e sognava quando sarebbe diventato un motociclista vero con un mezzo piu’ potente. Quanti sogni e quante speranze trasportate da questo simpatico mezzo; tutte qui sotto questa coperta.
E in quell’istante decise che il Peugeot doveva rivivere e funzionare ancora.
E lo porta qui, da noi.
Davvero non non poteva mancare un po’ di “francese” in mezzo ai nostri restaurati Dingo, Boxer, Si, Vespe Special e non special, Califfo e Califfone, Omer e Motom ecc.ecc.
Dovevamo riportare il Peugeot a nuova brillantezza per far rivivere ancora il sogno!
Ed eccoci qui pronti al restauro; sì questa è la parola giusta per il 103 V, anche se è “solo” un ciclomotore.
Qui tutto è stato smontato, catalogato, e, in alcni casi “migliorato”.
Ci siamo

Ma, c’è un ma; telaio ammalorato, cerchi, raggi, manubrio con ruggine, motore fermo da venti anni….

e allora mentre si smonta, si cataloga, si divide il lavoro in ogni sezione e giu a scrivere…scrivere

e ogni tanto vien fuori qualche particolare simpaticissimo … la finestrella che nasconde la chiave del bloccasterzo

e … voilà … telaio nudo

Per realizzare al meglio tale “opera” abbiamo portato in Officina una ventata di gioventù: ci siamo fatti aiutare dal nostro collaboratore … Davide; mentre lui si dedica all’accensione

una ripulita alla cilindro…

un revisione al carburqatore

si lucidano i pezzi…dobbiamo fare bella ffigura

verniciamo tutto ma proprio tutto…

Provamo di capirci qualcosa e ricominciamo

assembliamo i cerchioni

per cominciare dalle “gambe”

ora si ricomincia … mamma mia!!

ma dove stavano tutti questi bulloni?

Installiamo la molla di contratto

ma dove è il “motorino”? Qui sotto? Oh mamma mia…che emozione…!

“…certamente Gianni ecco qui il tuo motorino e (visto che parli francese) … … voilà”
“…sono senza parole, credevo venisse belllo, ma questo è di piu’…meritate un abbraccio!!”

Autore: Claudio

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